Nonostante gli importanti sforzi compiuti per ridurne l’incidenza e limitarne le conseguenze, il trauma continua a essere la principale causa di morte e d’invalidità per la popolazione al di sotto dei 45 anni di età. Un’assistenza di alta qualità può ridurre in modo significativo la mortalità e migliorare gli esiti del paziente con trauma grave. Ciò presuppone lo svolgersi di una catena di eventi che garantisca qualità e continuità dal luogo dell’incidente al trattamento definitivo. Oltre il 70% dei decessi avviene infatti entro le prime 4 ore dal trauma e molte di queste morti sono riconducibili a cause evitabili e legate a errori sul piano clinico e organizzativo.
Per ridurre questo rischio, il miglioramento della gestione preospedaliera rappresenta un anello cruciale della catena dei soccorsi al grave traumatizzato; in questa fase la capacità di assicurare un adeguato supporto vitale è determinante, soprattutto quando i tempi di trasferimento dal terreno alla struttura ospedaliera sono lunghi. È quindi necessario che tutti i professionisti coinvolti nella gestione sulla scena del traumatizzato grave, così come nella prima fase ospedaliera, condividano un percorso formativo strutturato, efficace, coerente con gli obiettivi della pratica clinica.
Obiettivi del corso:
Il corso Prehospital Trauma Care di Italian Resuscitation Council nasce dall’esigenza di sviluppare una metodica di approccio e trattamento del paziente traumatizzato in fase preospedaliera, basata sulle migliori evidenze disponibili e adatta alla realtà nazionale, nella quale l’intervento è spesso assicurato da personale con competenze disomogenee. Perché l’intervento sanitario comporti dei vantaggi, gli operatori devono assoluta padronanza di tutte le manovre previste ed essere inserito in un contesto organizzativo che offra al traumatizzato la possibilità di usufruire rapidamente delle migliori risorse.
Il corso PTC fornisce strumenti per comprendere il fenomeno trauma e migliorare il livello di competenza dei professionisti coinvolti nella gestione dei traumatizzati, con l’obiettivo di far giungere il paziente nel minor tempo all’ospedale più adatto per lui, vivo e nelle migliori condizioni possibili.
La filosofia di intervento proposta dal PTC si concretizza pertanto in linee guida adeguate alla situazione operativa reale, la cui applicazione è modulabile secondo i diversi livelli di competenza degli operatori. L’applicazione delle tecniche di soccorso avviene in maniera scalare, tenendo conto del livello professionale e di training specifico dei soccorritori: ogni operatore deve eseguire sul terreno solo le manovre di cui ha reale esperienze e per le quali è stato addestrato. Per questo le linee-guida PTC prevedono che, qualora l’operatore non sia in grado di eseguire tutte le manovre avanzate che sarebbero scientificamente indicate, possa optare per scelte meno complesse ma temporaneamente altrettanto efficaci per limitare il danno secondario, attivando successivamente ogni risorsa disponibile (es. rapido indirizzamento a un centro ospedaliero) affinché la stabilizzazione definitiva avvenga al più presto e nel modo migliore.
Durata del corso:
Il percorso didattico è costituito da un corso di due giorni e mezzo.
Destinatari:
La partecipazione al corso è riservata a medici e infermieri.
Tempo dedicato alla teoria:
La didattica teorica frontale occupa circa un terzo del tempo dell’intero corso.
Tempo dedicato alla pratica:
I due terzi della durata del corso sono dedicati a sessioni di addestramento pratico, scenari e lezioni attive.
Rapporto partecipanti/istruttori:
Nelle sessioni di addestramento a scenario viene garantito un rapporto allievi/istruttori 4/1.
Qualifiche istruttori:
Gli istruttori sono medici e infermieri con esperienza professionale diretta nella gestione del grave traumatizzato.